Il gender gap inizia dalla paghetta

Corriere della Sera, IO donna

Al museo dei bambini di Roma, per un laboratorio sulle differenze di genere e l’economia, il ricordo di Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation (che promuove l’alfabetizzazione finanziaria) è nitido.<Eccolo qua lo stereotipo: di denaro si discute solo con i maschi, tanto saranno loro, da grandi, a occuparsi di gestire le risorse delle loro compagne, e della famiglia. Come dire: facciamo chiarezza sui ruoli fin da subito, alla faccia della parità>.

<L’errore è abituare le bambine a chiedere soldi>, sostiene Segre. <Molto meglio la paghetta per tutti, maschi e femmine, che li responsabilizza>.

Ancora oggi, in Italia, un terzo delle donne non ha un conto corrente personale. Secondo un indagine di Global Thinking Foundation di fine 2020, il 37% delle giovani tra i 18 e i 35 anni non sa cosa sia una carta di credito revolving, il 47 non sa la differenza tra il rischio di acquisto di un’azione e quello di un’obbligazione, mentre solo il 17 fa con tranquillità investimenti finanziari

Per un vero cambiamento nelle ragazze, è necessario dunque puntare sull’empowerment delle madri, che è <potere della conoscenza e partecipazione alle scelte> specifica Claudia Segre che con la sua fondazione porta avanti i corsi di “Donne al quadrato”. Finchè non conoscono neanche l’Iban del conto di famiglia (e alla domanda rispondono: “chieda a mio marito”), finchè non sono economicamente indipendenti, che messaggio possono trasmettere?

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