INFE/OCSE Global Financial Literacy Survey 2020

INFE/OCSE Global Financial Literacy Survey 2020

I risultati della Global Financial Literacy Survey presentati il 25 giugno dall’OCSE delineano un pessimo risultato per l’Italia in materia di financial literacy. Con solo 11.1 punti nel Financial Literacy Score, si colloca all’ultimo posto della classifica, al di sotto della media dei Paesi OECD (13 punti) e di quella dei 26 Paesi che hanno partecipato all’indagine (12.7).

La scarsa conoscenza finanziaria è l’elemento che ha maggiormente pesato sul risultato assoluto: con 3.9 su 7, quello degli adulti italiani è il peggior punteggio dei Paesi dell’Europa continentale, secondo solo alla Romania. Infine, un altro primato negativo nostrano concerne (purtroppo) il gender gap nello score complessivo: le donne italiane, insieme a quelle colombiane, hanno avuto la peggiore performance tra tutti i Paesi partecipanti.

Con l’impegno nel colmare il differenziale di genere e il digital divide, Global Thinking Foundation lavora ogni giorno per accrescere la resilienza, il benessere e l’inclusione finanziaria per prevenire l’abuso economico. Per il terzo anno la Fondazione parteciperà al Mese dell’Educazione Finanziaria organizzato dal Comitato per la Programmazione e il Coordinamento delle Attività di Educazione Finanziaria.

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Terza Rilevazione – Il 2020 parte in salita per l’EDUFIN in Italia

Il 7 maggio 2020 sono stati presentati a Parigi i risultati del 2018 della terza rilevazione del Programme for International Students Assessment (PISA) sul livello di educazione finanziaria degli studenti e delle studentesse di 15 anni provenienti dai 20 paesi che hanno aderito. Osservando il ranking PISA 2018, l’Estonia di colloca al primo posto, l’Indonesia chiude la classifica e l’Italia si colloca al di sotto della media OCSE (505 punti) con 476 punti, peggiorando la prestazione del ciclo precedente del 2015. Inoltre, ben 20% degli studenti italiani non raggiungono il livello base che presuppone la comprensione dell’importanza di un semplice budget personale.

La Didattica a distanza e in famiglia, e la scelta multidisciplinare. La performance degli studenti non ha necessariamente un legame positivo con il PIL del paese o con la possibilità di accedere a prodotti finanziari di base. Diventa quindi importante analizzare altri aspetti come l’inserimento dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici ed altri aspetti comportamentali e attitudinali legati ai soldi. In questo senso, l’Italia è al penultimo posto per esposizione dei ragazzi ad apprendere nozioni finanziarie a scuola.

Secondo gli esperti OCSE, per colmare queste lacune, gli stati dovrebbero adottare un approccio multidisciplinare per dare vita a strategie nazionali per l’educazione finanziaria che supportino i giovani, prestando attenzione alle divergenze socio-economiche e di genere, che forniscano un accesso sicuro ai servizi finanziari, sfruttando le potenzialità formative che la digitalizzazione offre soprattutto in questo contesto emergenziale e che preservino la costruzione di buone abitudini a livello familiare e scolastico.

Differenze di genere in matematica e scienze

1) Differenze tra ragazze e ragazzi in matematica. Nei paesi OCSE, la differenza media tra maschi e femmine in matematica è di 5 punti, in favore dei maschi. In Italia questa differenza è più elevata: 16 punti. Il divario tra maschi e femmine sembra essere presente soprattutto nelle fasce medio-alte di punteggio, piuttosto che in quelle basse.

2) Differenze tra ragazze e ragazzi in scienze. In PISA 2018, per la prima volta rispetto ai cicli in cui le scienze sono state ambito principale di indagine, il divario di genere nei risultati in literacy scientifica cambia di segno e, in media a livello internazionale, le ragazze ottengono un risultato medio superiore di 2 punti a quello dei ragazzi. In Italia, nel 2018, i risultati di maschi e femmine in scienze non sono statisticamente differenti (Maschi 470 vs Femmine 466). Rispetto ai diversi percorsi di studio, il divario risulta significativo e abbastanza marcato all’interno dei Licei, dove i ragazzi ottengono in media 25 punti in più delle ragazze; ed è significativo, anche se più contenuto, negli Istituti tecnici (14 punti in media). Negli altri percorsi di studio, invece, femmine e maschi ottengono, in media, risultati statisticamente non dissimili tra loro.

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